venerdì 30 novembre 2007

Daniele Luttazzi aveva ragione...

Al lavoro c'è stato un giramento di mail riguardo al Web 2.0.
Ci si è scambiati le proprie visioni, rischiando incazzature, finendo poi tranquillamente a tarallucci e vino con una supercazzola generata con il polygen e l'"antanizer".
Il mio punto di vista è che ci si riempie la bocca di paroloni come "social network", "web 2.0", "ajax" e c.e.m. pur di vendere e vendersi, senza capire e sapere quali sono gli strumenti di accesso alle informazioni da parte dell'utente, mentre dal punto di vista dello sviluppo quali possono essere le soluzioni migliori su cosa si vuol fare.
La vignetta dell'amico Tram è molto esplicativa per quello che intendo dire, e invece BrC, esprime un ottimo concetto sull'evoluzione del web (o rivoluzione?).
Che il mio discorso fili o meno lo lascio interpretare al lettore e a Salvatore Aranzulla visto che io sono uno di quegli informatici che tiene per sé le informazioni e non le divulga.
Ma concludo questo insensato post, dato anche dai postumi dell'alcool, prendendo spunto da una battuta di Daniele Luttazzi: ci preoccupiamo di rompere le balle al nostro vicino perché taglia l'erba, taglia legna, tiene la musica troppo alta, va in cesso e fa rumori strani, ti spia, lo spii... ma poi con Facebook volgiamo conoscere Cicciopasticcio che si trova dall'altra parte del mondo perché anche a lui/lei piacciono le fragole con la panna e il buco di mulo fritto (Gem Boy rulez)...
Preoccupiamoci di aver un attimo di 'quel che se ghe dis' verso le persone 'reali', che sono un attimo più 'pazze' di quelle virtuali, l'esperienza talvolta può essere gratificante.

No, non sono pazzo... sono solo disilluso...

Sani

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mitico Strap! Come abbiamo batto a sincronizzarci cosi'!?

Anonimo ha detto...

Aho aggrande strap, ci si rilegge...

Ma sta pazzia del polygen, da dove salta fuori??? :P